Ferrari, serve il nuovo motore: per riprendersi il podio e scattare bene nel 2022

Ferrari, serve il nuovo motore: per riprendersi il podio e scattare bene nel 2022

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Sembra strano il sollievo con cui si guarda Monza allontanarsi negli specchietti. Ma solo per motivi sentimentali, dal molto più concreto punto di vista tecnico era scontato che alla Ferrari non sarebbe venuta la nostalgia del GP d’Italia del 2021. Era logico che avrebbe sofferto, inseguito, corso in difesa. E dunque dopo il 4° posto di Charles Leclerc e il 6° di Carlos Sainz si va avanti, si continua il cammino di una redenzione possibile ma che, la F.1 di questi anni ce lo ha insegnato fin troppo bene, non può essere immediata.

nuovo motore

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Alle rosse mancano all’incirca 20 cavalli, lo si è visto domenica nel duello perso con le McLaren, e lo ha confermato Mattia Binotto. Non si tratta di un surplus che possa saltare fuori come per incanto. Si va per gradi. Il primo dei quali sarà la nuova specifica della parte ibrida della power unit. Da tradizione, sviluppi così arrivavano a Monza, per santificare il gran premio di casa. “Arriverà presto”, ha assicurato Binotto. “E’ nostro interesse che sia quanto prima perché ci servirà nel lavoro che stiamo facendo in vista dell’anno prossimo”. A riprova che il duello per il terzo posto nei Costruttori con la McLaren interessa, sì, ma non è certo la priorità. Si lotterà fino in fondo, naturalmente, per il prestigio, per i 5 milioni in più di premio che il terzo posto comporta rispetto al quarto, e perché l’avversario diretto è il team controparte della più vecchia, consolidata e arcigna rivalità della F.1. Ed è quindi logico che nessuno voglia mollare nemmeno di un millimetro. Ma il terzo posto sarà davvero importante solo in funzione di come e quanto potrà rappresentare un vantaggio nei lavori, negli sviluppi e nelle tecnologie per il 2022, quando si ripartirà con nuove regole e nuove auto.

in turchia

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Per questo la Ferrari è ansiosa di avere la nuova specifica. Che poi pagherà con una penalità, con partenze dal fondo della griglia. E dunque potrebbe esserci anche questo da valutare relativamente al GP in cui introdurla: che ci sarà un prezzo da pagare e dove sarà meno oneroso pagarlo. Nei programmi di Maranello la cosa dovrebbe avvenire a ottobre, presumibilmente dal GP di Turchia, al più tardi a Austin. In fretta, perché, come spiegato da Binotto, la sua introduzione faciliterà soluzioni per la nuova Ferrari dell’anno è prossimo. “Che – ha detto lo stesso team principal a Monza – sta progredendo, siamo nel momento in cui si congelano le geometrie del telaio e l’intero concept della vettura, gli schemi delle sospensioni, quelli del raffreddamento. Siamo in fase avanzata, il telaio è già in produzione. E il propulsore sarà nuovo in termini di concetto e design”. Nella speranza che abbia anche la potenza per colmare il disavanzo rispetto a quelli di Mercedes e Honda. “L’obiettivo è quello”. Ed ecco perché è importante il lavoro sulla specifica del 2021, perché oltre ad introdurre un incremento di potenza dovrebbe dare fondamentali indicazioni sull’affidabilità per la power unit 2022.

verso sochi

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Intanto c’è da pensare a Sochi, dove si corre tra due settimane, pista dai lunghi rettilinei, dunque non del tutto favorevole alle Ferrari, ma anche con una importante parte guidata che dovrebbe rinfrancarla rispetto a Monza (dove nel 2° settore non perdeva rispetto ai migliori). Dopodiché si vivrà di gara in gara in questo su e giù con la McLaren che di certo è fin qui stata ben più altalenante della rossa.

leclerc front-man

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E infine nei giorni di Monza c’è stato chi ha parlato di un imminente rilancio di Leclerc, del possibile prolungamento di un contratto già insolitamente lungo che lo lega a Maranello fino al 2024. E’ stato ipotizzato uno spostamento in avanti, al 2026. E’ indubbio che Charles in Ferrari stia bene e che si senta investito del ruolo di uomo del destino. Sa che la redenzione per cui tutti stanno lavorando sarà lui a doverla finalizzare. E poi per un pilota della sua classe e del suo valore non sarebbero tante le plausibili destinazioni alternative. Sono poche, a occhio tre, e tutte col posto di prima guida appaltato. La F.1 che verrà ha l’aria di essere con quattro identificazioni nette: Verstappen-Red Bull, Russell-Mercedes, Norris-McLaren e Leclerc-Ferrari. Poi la storia ci insegna che potrebbe succedere di tutto, a cominciare da qualche clamoroso scambio. Tutto dipenderà da quanto detto fin qui. Dai progressi, più di tutto dalla macchina che Maranello metterà in pista a cominciare dal prossimo anno.

A. F1

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September 14, 2021 at 08:56AM

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